Riapre World Press Photo 2020, nella cornice di Palazzo Madama a Torino
World Press Photo, edizione 2020, ha riaperto, dopo la serrata dei musei causata dalla pandemia, nelle sale di Palazzo Madama a Torino: è allestita fino al 19 febbraio, aperta tutti i mercoledì e giovedì (h. 11-19) e i venerdì (h. 11-20).
La riapertura avviene per dare la possibilità a chi non l’avesse potuta visitare nell’autunno scorso, in attesa, ovviamente, dell’edizione del 2021, i cui vincitori saranno proclamati a marzo.
Ogni anno migliaia di fotoreporter delle maggiori testate editoriali internazionali come National Geographic, BBC, CNN, Le Monde, ElPais si contendono il titolo nelle 8 diverse categorie del concorso di fotogiornalismo: Contemporary Issues, Environment, General News, Long-TermProjects, Nature, Portraits, Sports, Spot News. Obiettivo aggiudicarsi l’ambito premio e una collocazione in questa mostra. La giuria internazionale ha esaminato lo scorso anno i lavori di 4.282 fotografi, provenienti da 125 paesi per un totale di 73.996 immagini. In finale sono arrivati 44 fotografi provenienti da 24 paesi.
Tra le 157 immagini realizzate dai finalisti dell’edizione 2020, Straight Voice, premio World Press Photo of the Year 2020, firmata dal giapponese Yasuyoshi Chiba dell’agenzia Agence France-Presse, che ritrae un ragazzo, illuminato dalla luce dei telefoni cellulari, che in una manifestazione in Sudan dopo il colpo di stato militare, recita una poesia di fronte ad altre persone che lo applaudono. Tra gli altri finalisti per la foto dell’anno ci sono TomerKaczor, che ha ritratto una rifugiata armena affetta dalla sindrome da rassegnazione e Mulugeta Ayene, con una foto scattata durante i funerali delle vittime del volo Ethiopian Airlines 302.
Tra i sei italiani sul podio anche il torinese Fabio Bucciarelli, classe 1980, secondo premio nella sezione storie della categoria General News per un servizio realizzato per L’Espresso sulle proteste in Cile, iniziate a ottobre 2019 dopo l’approvazione di una legge sull’aumento del prezzo del biglietto della metropolitana della capitale e proseguite per denunciare soprattutto le forti disuguaglianze economiche e sociali del paese.
E fino a martedì 9 febbraio, sarà possibile inviare, tramite i canali social di World Press Photo Torino, delle domande al cuneese Nicolò Filippo Rosso, giunto terzo nella sezione storie della categoria Contemporary Issues del più importante concorso di fotogiornalismo al mondo.
Mercoledì 10 febbraio alle ore 17.15, sulla pagina Facebook dell’esposizione, è previsto un incontro online con Rosso, insieme alla giornalista Ilaria Blangetti e a Vito Cramarossa, presidente di Cime, realtà che organizza la tappa torinese della mostra, in quest’ultima edizione nata in sinergia con la Fondazione Torino Musei. La conferenza online sarà un’occasione per rispondere alle domande del pubblico, parlare di lavori passati e futuri di Nicolò Filippo Rosso e degli scatti attualmente esposti a World Press Photo che raccontano gli effetti della crisi politica e socio-economica in Venezuela e la migrazione dei venezuelani in Colombia.
Per informazioni:
www.palazzomadamatorino.it
Fonte Piemonte Parchi